COMMERCIALIZZAZIONE ARTIGIANATO ARTISTICO

COMMERCIALIZZAZIONE ARTIGIANATO ARTISTICO (L.R. 19/21 art. 21.4.f; D.G.R. 13/12/21; D.D.S. 27/1/21) (artig12)

Soggetti interessati:

Servizio Regionale Industria, Artigianato, Credito (Servizio)

Imprese artigiane che, al momento di invio della domanda e di concessione del contributo:

  • risultano attive ed iscritte ad Albo delle imprese artigiane nella Sezione speciale di artigianato artistico, tipico e tradizionale, svolgendo attività artistiche contenute nell’elenco di cui ad Allegato 1 a DDS 25 del 27/1/2022 pubblicato su BUR 6/22;
  • aventi sede o unità locale nel territorio nazionale come attestato dal Registro delle imprese di CCIAA ed unità produttiva dove attuato investimento nelle Marche;
  • nel pieno esercizio dei propri diritti, né sottoposte a procedure di insolvenza;
  • aventi capacità amministrativa, finanziaria ed operativa atta a realizzare progetto;
  • in regola con le disposizioni in materia fiscale, contributi previdenziali ed assistenziali, salute e sicurezza sul lavoro, edilizia, urbanistica, tutela di ambiente, aiuti di Stato secondo normativa vigente;
  • applicazione nei confronti di lavoratori dipendenti condizioni economiche non inferiori a quelle previste dal contratto collettivo nazionale di lavoro del settore;
  • in regola con la normativa antimafia

Sono escluse imprese:

  • in stato di liquidazione volontaria;
  • destinatarie di provvedimenti giudiziari con divieto di contrarre rapporti con Amministrazione pubblica (compresi provvedimenti interdettivi);
  • i cui amministratori o direttori tecnici sono: destinatari di sentenze di condanna passate in giudicato o decreti penali di condanna irreversibili per reati gravi in danno di Stato/UE, o partecipazione ad organizzazione criminale, corruzione, frode, riciclaggio, danno ad ambiente; sottoposti a provvedimento per applicazione di misure di prevenzione antimafia o di una delle cause relative di cui al D.Lgs. 159/11

Se domanda presentata da Consorzio, ATI (Associazione Temporanea di Imprese), reti di imprese tali requisiti debbono essere posseduti da tutte le imprese partecipanti

Iter procedurale:

Giunta Regionale con DGR 1535 del 13/12/2021 e Servizio con DDS 25 del 27/1/2022 ha approvato bando ad evidenza pubblica, a seguito del quale legale rappresentante di impresa artigiana presenta entro ore 18 del 15/3/2022 a Servizio domanda (Modello pubblicato su BUR 6/22) tramite PEC (regione.marche.artigianatoindustria@emarche.it)  allegando scheda tecnica del programma di investimenti (Modello pubblicato su BUR 6/22),

Servizio provvede entro 90 giorni ad istruire domande pervenute, eventualmente chiedendo informazioni od integrazioni, al fine di accertarne: completezza; eventuali cause di inammissibilità (domanda inviata oltre i termini o con modalità diverse da quelle prescritte, o mancante dei requisiti di ammissibilità, o incompleta della documentazione prescritta, o contenente dati inesatti o investimenti inferiori a soglia minima fissata dal bandi); validità del progetto (valutare coerenza delle voci di spesa con finalità del bando, apportando eventuali tagli alle spese).

Servizio, a conclusione di istruttoria, redige graduatoria in base a seguenti priorità:

  1. partecipazione a fiere: 20 punti se aventi sede in Paesi UE o Paesi extraUE; 15 punti se aventi sede in altre Regione italiane con carattere internazionale; 10 punti se avente sede nel territorio delle Marche
  2. progetti comprendenti partecipazione a fiere e realizzazione di pubblicità aziendale (tramite progettazione di brochure, depliant, locandine, cartellonistica, manifesti, cataloghi, siti internet e loro aggiornamento): 30 punti
  3. progetti comprendenti partecipazione a fiere e realizzazione di pubblicità aziendale (v. sopra) e reti vendita sia business to consumer (B2C), o azienda che vende a privato o a business to business (B2B) o aziende che vende ad altra azienda: 40 punti
  4. ubicazione sede di iniziativa: 15 punti se in Comuni con meno di 3.000 abitanti; 10 punti se in Comuni con abitanti compresi tra 3.000 e 10.000; 5 punti se in Comuni con oltre 10.000 abitanti

A parità di punteggio, priorità assegnata a progetto in base ad ordine cronologico di invio della domanda

Dirigente del Servizio approva con proprio decreto, entro 90 giorni da scadenza bando, graduatoria, comunicandolo nei 15 giorni successivi ad interessati mediante PEC. Eventuale rinuncia ad aiuto comunicata entro 15 giorni da notifica di sua concessione mediante PEC a regione.marche.artigianatoindustria@emarche.it

Interventi vanno realizzati entro 10 mesi da notifica della concessione di aiuto. Ammessa 1 sola proroga, “per gravi e giustificativi motivi non imputabili al beneficiario”, per non oltre 90 giorni, decretata da Dirigente del Servizio a seguito invio richiesta almeno 10 giorni prima di scadenza del completamento programma

Domanda di liquidazione aiuto inviata entro 60 giorni da conclusione del progetto (data di ultima fattura) al Servizio, corredata da:

  • relazione finale di investimento con tabella riassuntiva delle spese sostenute suddiviso per tipologia di spesa;
  • fatture debitamente quietanzate in formato PDF e firmate digitalmente dal legale rappresentante di impresa. Pagamento effettuato mediante: bonifico bancario (anche home banking); ricevuta bancaria (anche cumulativa, specificando comunque costi imputabili a singola tipologia di intervento); assegno non trasferibile; carta di credito/debito intestata a ditta beneficiaria; acquisti on line (allegare copia di ordine in cui visibile intestatario del conto ed addebito delle operazioni). Inviare sempre estratto conto attestante avvenuto pagamento delle fatture in questione;
  • dichiarazione sostitutiva di notorietà attestante che: documentazione di spesa presentata riguarda solo opere previste nel programma approvato; rispettate le norme UE in materia di aiuti alle PMI; fatture sono registrate in libro giornale e conformi ad originale; impegno a restituire aiuti dichiarati incompatibili

Servizio provvede alla liquidazione a saldo del contributo, entro 90 giorni da invio della richiesta, previa verifica di: relazione tecnica degli interventi; rendiconto finanziario; regolarità contributiva dell’impresa (se da esame del DURC emergono irregolarità, impossibile liquidare aiuto prima di regolarizzazione della posizione contributiva; se ciò non avviene, Servizio agisce in compensazione, cioè riduce contributo della somma dovuta ad INPS/INAIL); documenti di spesa attestanti realizzazione del progetto; documentazione antimafia; ubicazione (mediante visura camerale) di unità produttiva nelle Marche; rispetto del regime “de minimis” (mediante Registro nazionale aiuti). Servizio esegue controlli a campione sulle dichiarazioni rese da beneficiario (sempre se sussistono dubbi su loro veridicità), anche mediante ispezioni in loco per accertare effettiva e conforme realizzazione del progetto

Beneficiario deve, pena revoca di aiuto e restituzione di agevolazione concessa:

  1. realizzare progetto in modo conforme a quello approvato ed alle norme comunitarie e nazionali vigenti nel settore. Ammesse varianti sia per singola tipologia di spesa (comunque non oltre 30% del costo preventivato e fermo restando limite di contributo concesso) sia relative a sostituzione di beni e fornitori, che non richiedono preventiva autorizzazione. Varianti che prevedono scostamenti superiori a 30% debbono essere inviate, debitamente motivate, almeno 30 giorni prima di scadenza progetto a Servizio, che le valuta nei 30 giorni successivi (Varianti non ammesse se modificano obiettivi del progetto approvato);
  2. comunicare subito insorgere di eventuali procedure amministrative o giudiziarie concernenti il programma di investimento; estremi identificativi del conto corrente bancario/postale dedicato su cui accreditare contributo; eventuali variazioni delle spese; grado di conseguimento degli obiettivi progettuali previsti;
  3. comunicare subito eventuali cessazione di attività o chiusura di unità produttiva dove attuato investimento, nonché ogni evento intervenuto dopo invio domanda ed entro 5 anni da pagamento del saldo, compresi conferimento di azienda, fusione, scissione, affitto temporaneo di azienda funzionale a chiusura “in bonus” di procedura concorsuale e/o crisi di impresa, purché nel contratto sia prevista acquisizione di impresa a sua conclusione, da comunicare a Servizio che può entro 30 giorni autorizzarle (eventualmente chiedendo documenti integrativi) se subentrante è in possesso dei requisiti previsti dal bando. Agevolazioni trasferite al subentrante se nell’atto di conferimento è previsto il trasferimento delle agevolazioni ed è presentata al Servizio domanda specifica al riguardo entro 30 giorni da evento;
  4. rendicontare progetto secondo modalità e termini stabiliti nel bando;
  5. garantire che spese dichiarate sono reali e che prodotti e servizi forniti sono conformi a progetto approvato;
  6. dichiarare di non aver ricevuto aiuti incompatibili o aver provveduto al loro rimborso secondo normative UE e nazionali;
  7. conservare tutti i documenti relativi a progetto attestanti “effettività delle spese sostenute”, comunicando a Servizio loro ubicazione e soggetto incaricato della conservazione, nonché eventuali modifiche di tali dati;
  8. consentire accesso a tali documenti, fornendo eventuali copie/estratti ai funzionari incaricati dei controlli;
  9. assicurare sistema di contabilità separata;
  10. non delocalizzare attività economica o sua parte oggetto di contributo fuori da Regione per almeno 5 anni;
  11. non cessare o modificare attività svolta oggetto di contributo per almeno 5 anni;
  12. non alienare a terzi o distogliere da uso originario beni acquistati, in tutto od in parte, con il contributo per almeno 5 anni

Servizio notifica avvio del procedimento di revoca del contributo assegnando 30 giorni di tempo al beneficiario per presentare scritti difensivi. Servizio esamina nei 30 giorni successivi tali controdeduzioni, decidendo di confermare o meno revoca del contributo. Contro decisioni del Servizio ammesso ricorso entro 60 giorni al TAR o entro 120 giorni a Capo dello Stato

Entità aiuto:

Per anno 2022 stanziati 400.000 € (a cui potrebbero aggiungersi ulteriori risorse intervenute nel corso dell’anno) per erogazione di contributi, volti a sostenere interventi di commercializzazione dei prodotti di imprese dell’artigianato artistico e tradizionale, pari a 60% (comunque non oltre 20.000 €/beneficiario) delle spese effettuate (pari almeno a 5.000 € in caso di impresa individuale e 10.000 € per Consorzi, ATI, reti di imprese) a partire dal 1/1/2020 per:

  1. partecipazione a fiere/mercati relativamente a costi per acquisto di spazi ed allestimento di stand (escluse spese di viaggio e noleggio, hostess, acquisto spazi pubblicitari);
  2. pubblicità aziendale riferita alla progettazione di brochure, depliant, locandine, cartellonistica, manifesti, cataloghi (Escluse spese per stampa e diffusione);
  3. sviluppo di progetto di e-commerce;
  4. transazioni on line con acquisizione di relative consulenze specialistiche volte allo sviluppo di soluzioni di e-commerce (Ammesso costo non superiore a 100 €/ora);
  5. progettazione di siti internet e loro aggiornamento, spese di web – marketing;
  6. pubblicizzazione su testate giornalistiche radiofoniche e televisive

Escluse spese per:

  • pagamenti effettuati in contanti o tramite cessione di beni o compensazione di qualsiasi genere tra beneficiario e fornitore (v. permuta con altri beni mobili e/o immobili, lavori, servizi)
  • importi inferiori a 100 €
  • pagamenti a soggetti sprovvisti di partita IVA o relativi a forme di autofatturazione
  • commesse interne
  • funzionamento e gestione di attività (canoni di locazione, energia, spese telefoniche)
  • oneri di urbanizzazione, concessioni, tasse, imposte, diritti, bolli, spese notarili
  • avviamento ed acquisto di licenze di autorizzazione a svolgere attività
  • spese bancarie, interessi passivi, altri oneri finanziari
  • opere effettuate in economia o per conto proprio
  • consulenze per gestione del progetto
  • acquisto di beni usati o in leasing o in comodato d’uso
  • beni (compresi ammortamenti relativi ad attivi materiali ed immateriali) beneficiari di altri contributi pubblici considerati aiuti di Stato, compresi quelli in regime “de minimis” o Temporary Framework (divieto di cumulo di contributi per stessi costi)
  • beni/prestazioni fatturate da: legale rappresentante o da socio o da qualunque altro soggetto facente parte di organi societari di impresa beneficiaria, o dal coniuge o parenti/affini entro 3° grado in linea diretta o collaterale di questi; società, imprese, Enti con rapporti di controllo o collegamento con impresa beneficiaria o che abbiano in comune soci, amministratori o procuratori con poteri di rappresentanza; imprese nella cui compagine sociale presenti soci e titolari di cariche e qualifiche nell’impresa o loro coniugi/parenti ed affini fino a 3° grado
  • interventi non riconducibili a spese ammesse di cui sopra

Agevolazioni sono concesse nell’ambito del regime “de minimis” (cioè aiuti massimi percepiti da impresa in tale regime pari a 200.000 € in 3 anni).

Sanzioni:

In caso di subentrante non in possesso dei requisiti o non assume obblighi prescritti dal bando, o in caso di mancato rispetto dei termini per realizzare progetto, o in caso di mancato invio di richiesta o dei documenti prescritti in sede di rendiconto entro termini, o in caso di parziale realizzazione di investimenti approvati in misura inferiore a soglia minima prevista dal bando, o in caso di riduzione dei costi superiore al 20% di importo approvato, o se rilevata mancanza dei requisiti di ammissibilità, o dichiarazioni mendaci o irregolarità nelle spese rendicontate o scostamento da progetto originario a livello tale da far uscire domanda da graduatoria finanziabile, o in caso di mancato invio delle informazioni richieste dal Servizio, o beneficiario destinatario di ordine di recupero pendente a seguito di decisione della Commissione UE di dichiarare aiuto illegale o incompatibile con mercato interno UE (ordine non regolarizzato entro data di invio del rendiconto), o in caso di rinuncia al contributo, o in caso di violazione vincoli di stabilità: revoca contributo assegnato + recupero di somme erogate maggiorate di interessi, spese ed eventuali sanzioni (se beneficiario non restituisce importi dovuti entro 30 giorni, si procede a recupero coattivo)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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