BENI IMMOBILI REGIONE (Reg. Marche 4/15) (casa45)
Soggetti interessati:
Regione per quanto concerne gestione del proprio patrimonio immobiliare (comprendente beni demaniali, patrimoniali, indisponibili, comprese acque minerali e termali, compresi beni di proprietà regionale, non suscettibili di uso pubblico e quindi disponibili a vendita o forme di utilizzo economico), in forma diretta od indiretta (affidati in gestione ad altri soggetti pubblici), compresi quelli di Società Immobiliare Marche Iter procedurale:
Giunta Regionale:
a) individua con delibera beni patrimoniali indisponibili che cessano loro destinazione, passando al patrimonio disponibile o viceversa.
b) trasferisce beni immobili, quali Fondo di dotazione patrimoniale, ad Enti dipendenti, Società, Associazioni ed Organismi cui Regione partecipa;
c) definisce acquisti di beni immobili, individuando tipologia, specifiche tecniche, destinazione del bene, risorse finanziarie necessarie, nonché incaricando Servizio Regionale competente di eseguire indagini di mercato od individuare direttamente immobile mediante trattativa privata;
d) approva periodicamente piano di alienazione di patrimonio immobiliare disponibile, con eventuale richiesta di variazione di destinazione urbanistica. Beni ceduti a seguito di asta pubblica, in cui fissato valore base del bene alienato da Regione in base a prezzi di mercato. Offerte presentate sempre corredate da deposito cauzionale o fideiussione pari a 10% di prezzo base. Se asta andata deserta o nessuna offerta idonea pervenuta, si procede a nuova asta con prezzo ribassato di 15%. Se infruttuosi tutti i tentativi effettuati, Servizio può procedere a trattativa privata con soggetti interessati, anche avvalendosi di Agenzia di intermediazione immobiliare, purché:
1) prezzo di vendita non inferiore a quello di ultima asta ridotto di 5%
2) immobile con valore stimato inferiore a 100.000 e manifestazione di interesse di aspirante acquirente
3) se acquirente è Amministrazione pubblica, applicando prezzo definito da perizia di stima
Nel caso di trattativa privata, si può anche procedere con asta ad offerta libera, senza fissazione di prezzo base. Offerta migliore, purché giudicata congrua, usata come base di rilancio di asta tra soggetti che presentato le 5 migliori offerte
Soggetto con diritto di prelazione sul bene lo può esercitare con le modalità previste in bando di asta o di trattativa privata
e) delibera autorizzazione a cessione in permuta di beni immobili, anche su richiesta di privati, qualora:
1) “rinvenibile un rilevante vantaggio diretto od indiretto in termini di utilità generale, razionalizzazione funzionale, valore economico”;
2) eseguita preventiva perizia di stima del valore del bene. Se valore bene oggetto di permuta non coincide, conguaglio in denaro non oltre 20% del valore maggiore.
Sempre ammesse permute da parte di Regione con altre Amministrazioni pubbliche
Se bene oggetto di permuta rientra tra patrimonio indisponibile occorrono, oltre i precedenti presupposti:
1) atto di cessione deve prevedere passaggio del bene da patrimonio indisponibile a quello disponibile;
2) bene da acquisire con stessa classificazione e destinazione di quello da cedere;
3) non previsto conguaglio a favore di Regione
f) affidamento in concessione, anche ad uso gratuito, o in locazione a canone di mercato o ridotto di beni immobili “non immediatamente suscettibili di uso diretto da parte di Regione”. Sono esclusi beni immobili inseriti in programmi di dismissioni o per cui approvati progetti di valorizzazione incompatibili con fruizione da parte di terzi. Giunta Regionale può vincolare uso di determinati immobili ad esercizio di particolari attività di interesse regionale da parte di terzi. Vietata qualunque forma di sublocazione o subconcessione, anche parziale, di immobile, con conseguente decadenza di concessione o risoluzione di contratto di locazione. Beni immobili indisponibili dati in concessione a titolo gratuito nel seguente ordine di priorità:
1) Enti ed aziende dipendenti da Regione, soggetti ed organismi interistituzionali a cui Regione aderisce, sempre che tale forma di beneficio prevista in atto di adesione/atto costitutivo/statuto del concessionario;
2) Enti locali e loro forme associative in base e nei limiti delle funzioni assegnate;
3) Amministrazioni di Stato in base e nei limiti delle norme che ne consentono utilizzo;
4) Enti ecclesiastici, limitatamente a luoghi di culto e loro pertinenze
Se soggetti precedenti risultano assegnatari di bene disponibile in base a diritto di prelazione, provvedimento che autorizza a concessione prevede al passaggio del bene nella categoria di indisponibili con assegnazione di concessione del bene a titolo gratuito
Beni immobili dati in concessione o in locazione a canone agevolato nel seguente ordine di priorità:
1) Enti ed aziende dipendenti da Regione, società a totale partecipazione regionale per adempimenti compiti istituzionali;
2) Enti locali, singoli od associati, per conseguire finalità di interesse pubblico correlate a compiti istituzionali;
3) Organizzazioni non lucrative di utilità sociale, Associazioni di promozione sociale iscritte nel registro nazionale;
4) Enti ecclesiastici riconosciuti.
Concessioni e locazioni stipulate per canone pari a 25% di prezzo di mercato, individuato da apposita perizia di stima (Canone adeguato ogni 2 anni in base a variazione ISTAT prezzi al consumo)
Soggetti di cui sopra possono obbligarsi ad eseguire opere di ripristino, restauro e ristrutturazione necessarie alla funzionalità del bene, con conseguente eventuale “scomputo delle relative spese nei limiti dei canoni dovuti”, purché preventivamente autorizzate da Regione
Se non ricorrono condizioni precedenti, beni immobili di Regione dati in concessione o locazione a canone di mercato mediante asta pubblica, con canone posto a base di costo determinato in base a perizia di stima (Modalità di aggiudicazione fissata in bando di gara9
g) affidamento mediante trattativa privata in caso di:
1) asta andata deserta o impossibile procedere ad aggiudicazione;
2) canone annuale inferiore a 3.000 ;
3) soggetto, già concessionario o locatore, chiede in concessione/locazione altro bene immobile costituente pertinenze o confinante con quello in dotazione. Canone da determinare con perizia di stima inferiore a 20% di quello relativo ad immobile già in concessione o dotazione;
4) in caso di rinnovo di concessione o locazione se questo previsto in atto di concessione/locazione;
5) in caso di concessionario/locatario eseguito consistenti opere di ripristino, restauro, ristrutturazione queste scomputate dai canoni “fino a concorrenza dei medesimi”
Canoni aggiornati ogni 2 anni in base a variazioni indice dei prezzi al consumo ISTAT
Durata di concessione/locazione è di 6 anni (Durata superiore ammessa (comunque non oltre 19 anni) se:
a) concessionario/locatario si obbliga ad eseguire consistenti opere di ripristino, restauro, ristrutturazione in tempi fissati, pena revoca di concessione/risoluzione locazione
b) Regione ,lo ritiene necessario in base a caratteristiche e tipologia di utilizzo del bene. Per stessi motivi Regione può ridurre durata a meno di 6 anni
Al termine di concessione/locazione, rapporto, su richiesta di interessato, può essere prorogato per 1 volta per stessa durata, previa nuova determinazione del canone. Proroga esclusa se Regione, almeno 6 mesi prima di scadenza, comunica volontà “di recedere per dare al bene nuovo utilizzo”. Richiesta di proroga deve pervenire a Regione, almeno 6 mesi prima di scadenza, e suo accoglimento subordinato al regolare pagamento dei canoni ed adempimento di obblighi assunti nei confronti di Regione in base a rapporto in atto
È a carico di concessionario/locatario:
– manutenzione ed oneri di qualsiasi genere su immobile (compresi relativi tributi, imposte di bollo e di registro);
– manutenzione straordinaria necessaria a conservazione di immobile, limitatamente ad importo del canone. Opere preventivamente autorizzate da Regione, assegnando un termine per loro ultimazione, pena interevento diretto di Regione addebitando spese al concessionario/locatario inadempiente, con possibilità di risoluzione del rapporto
Nell’esecuzione ed esecuzione delle opere, committente applica disposizioni in materia di appalti pubblici
Concessione o locazione revocata da Regione per motivi di interesse pubblico con preavviso di almeno 6 mesi
Se concessionario/locatario autorizzato ad eseguire a proprie spese lavori di manutenzione straordinaria o migliorie, questo ha diritto al rimborso di quota parte di spese effettuate e documentate in proporzione a periodo di anticipata cessazione del rapporto rispetto a scadenza naturale. In caso di inadempienza di obblighi derivanti da concessione/locazione, Regione dichiara decadenza/risoluzione del contratto
Beni immobili e diritti reali costituiti per loro utilità iscritti in inventario generale, articolato in Registri di: beni demaniali immobiliari; beni immobili disponibili; beni immobili indisponibili. Struttura Regionale competente cura aggiornamento dei Registri almeno 1 volta//anno, in occasione del rendiconto generale
Criteri di gestione del patrimonio forestale affidato ad Unioni montane integrato con ulteriori disposizioni nel Piano forestale
Concessioni/locazioni in corso alla data del 16/4/2015 proseguono fino a scadenza naturale e se questa interviene entro 16/10/2015 prorogabili, su richiesta di interessato, per 6 anni