AIUTI NAZIONALI RICERCA

AIUTI NAZIONALI RICERCA (del CIPE 01/05/2016)  (ssa05)

Soggetti interessati:

Ministero di Istruzione, Università, Ricerca (MIUR), Università, Centri ed Istituti di ricerca, imprese.

Iter procedurale:

CIPE (Comitato Interministeriale per Programmazione Economica) ha approvato con delibera del 01/05/2016 il Programma Nazionale di Ricerca (PNR) per il periodo 2015/2017 comprendente interventi relativa:

Risorse umane, articolati in:

Azione 1 migliorare qualità  della formazione nella ricerca, in merito a:

  1. Internazionalizzazione: incentivare mobilità di studenti per svolgimento progetti di ricerca, soggetti al controllo congiunto di almeno 2 tutor di Università (di cui 1 italiana ed 1 straniera); con approccio integrato a “quality assurance” di dottorato; usare titoli congiunti per accedere a finanziamenti europei
  2. Intersettorialità: favorire collaborazione di Università con partner pubblici o privati esterni, nella definizione di programma di ricerca, processo di formazione, supervisione congiunta di lavoro; offrire mentoring per definire prospettive di carriera (non solo accademica)
  3. interdisciplinarietà: sviluppare approccio inter e transdisciplinare, favorendo accesso a candidati non provenienti da corsi di laurea magistrale; potenziare acquisizione di competenze trasversali funzionali ad attività di ricerca e inserimento nel mondo del lavoro di dottorandi; ampliarne competenze ed opzioni di carriera.

Azione 2 aumentare  opportunità di crescita per dottori di ricerca e ricercatori attraverso:

  • primo accompagnamento ai bandi ERC (European Reseach Council), che prevedono numero selezionato di ricercatori a favore di Università ed Enti di ricerca per avvio di percorsi formativi di accompagnamento a tali bandi
  • supporto a favore di ricercatori già partecipanti a bandi ERC, che hanno superato 1° fase di valutazione ma senza essere ammessi a sovvenzione. Obiettivo è quello di consentire loro di raggiungere un più elevato livello di maturazione per ripresentare domanda su altri bandi ERC
  • attrazione di ricercatori vincitori di ERC, che scelgono Italia come sede per svolgere propria attività  di ricerca
  • consolidamento carriere dei vincitori ERC nell’ambito di Università o Centri di ricerca italiani, anche tramite copertura di loro retribuzione, oneri fiscali, modalità didattica

Azione 3 “RIDE” (Ricerca italiana di eccellenza)  riguardante docenti e ricercatori di Università ed Enti pubblici di ricerca, aventi notevole esperienza nella conduzione dei programmi di ricerca finanziati a livello nazionale UE, internazionale al fine di consolidare gruppi di ricerca particolarmente creativi e spingersi verso nuove attività di ricerca (in particolare verso scienze sociali ed umane).

Azione 4 “Top talents” nell’intento di semplificare meccanismo delle “chiamate dirette” di ricercatori e professori all’stero favorendone ingresso/rientro nei ruoli di Università/Enti pubblici di ricerca Parte di “Top talents” riservato a dottori di ricerca da non più di 10 anni con almeno 3 anni ad estero. In questa azione rientrano anche: bandi denominati “Cattedra Matta” e “Bando Montalcini” (assunzione di ricercatori a tempo determinato); programma “messaggi della conoscenza” (incentivate nuove esperienza qualificanti ad estero da parte di assegnisti e dottori di ricerca che hanno già svolto periodo di studio ad estero).

Azione 5 ricercatori protagonisti del trasferimento  della conoscenza tramite:

  1. dottori start upper” e “Contamination Lab”. Iniziativa riguardante:
  • educazione ad imprenditorialità: supporto a quella Università che, nell’ambito dei dottorandi di ricerca, sviluppano percorsi di apprendimento di imprenditorialità, tramite creazione di materiale on line ed avvio di workshop pratici in collaborazione con incubatoi di impresa
  • borse “dottori start upper”, per dottori di ricerca italiani e stranieri che, completato dottorato di 3 anni, intendono avviare start up innovative o spin off in Italia, in base a ricerca svolta nelle 12 aree di specializzazione nazionale individuate. Borsisti sottoposti a valutazione trimestrale da parte di tutor perveniente da incubatoi che faciliterà loro la ricerca  di finanziatori
  • vincitori selezione borse “dottori start upper” beneficiari di finanziamento a tasso 0
  • rafforzamento di investimenti nei “Contamination lab” (intesi quali luoghi di contaminazione tra studenti universitari e dottorandi di diverse discipline) nell’intento di promuovere cultura di imprenditorialità ed innovazione, interdisciplinarietà, nuovi modelli di apprendimento, sviluppo progetti di innovazione
  1. Proof of concept”, volti a verificare potenziale industriale della conoscenza ed innovazione sviluppata da ricercatori beneficiari di finanziamento europei, nazionali o regionali.

Infrastrutture di ricerca, articolati in:

Azione 1. Sostegno a rete nazionale di infrastrutture di ricerca (IR) inteso come investimento prioritario per promuovere gruppi selezionati di ricerca in grado di contribuire a produrre conoscenza scientifica ed attrarre ricercatori a livello internazionale. A tal fine insediato presso MIUR, Comitato Nazionale di indirizzo del PNIR (Piano Nazionale Infrastrutture Ricerca), di cui fanno parte rappresentanti di Amministrazioni centrali e Regioni, con il compito di esaminare proposte di intervento pervenute e definire elenco delle infrastrutture ritenute prioritarie  (scelte IR basate su “capacità di coniugare attività di ricerca orientata alla conoscenza ed attività in grado di produrre innovazione”). Strutture inserite in PNIR potranno beneficiare di vantaggi fiscali ed accesso a Fondi strutturali UE (ESIF), nazionali, regionali. Aggiornamento di IR ogni 3 anni con azione annuale di monitoraggio e valutazione in itinere ed ex post (6 mesi da scadenza triennio)  avvalendosi di esperti indipendenti.

Rapporto pubblico privato e ricerca industriale. Azione da attuarsi tramite Cluster tecnologici nazionali, individuati  come elemento essenziale per raggiungere obiettivo di coordinamento tra le attività di Stato, Regioni ed Amministrazioni locali e tra pubblico e privato. In particolare il rapporto con la ricerca privata sarà indirizzato a:

  • definire Cluster tecnologici nazionali stabili sulle 12 aree di specializzazione individuate (chimica verde; aerospazio; sistemi di trasporto; domotica e tecnologie per ambienti di vita; salute; agroalimentare; tecnologie per SMART Comunities; energie rinnovabili; fabbrica intelligente; tecnologie del mare; design creatività e made in Italy)
  • finanziare in modo selettivo iniziative congiunte pubblico privato volte a partecipare ad opportunità europee
  • sviluppare sinergie con strumenti di sostegno alla ricerca industriale del MISE
  • sperimentare politiche della domanda
  • rafforzare rapporto tra sistema della ricerca e società, tramite innovazione sociale e filantropia per ricerca

Obiettivi da conseguire tramite:

Azione 1 ricerca industriale e sostegno di investimenti privati di innovazione.

PNR impegnato a “riattivare  ciclo di investimenti verso attività di ricerca, sviluppo, innovazione” con particolare riferimento a:

  • sinergia con misure caratterizzanti azione di Governo in materia di ricerca industriale (in particolare politiche di competitività industriale e di coesione)
  • specializzazione e concertazione di risorse tramite lavoro di coordinamento ed indirizzo dei Cluster nelle 12 aree tematiche di specializzazione

Si intende attuare interventi a favore di:

  1. infrastrutture leggere di coordinamento degli 8 Cluster tecnologici nazionali già costituiti (aerospazio, agrifood, chimica verde, fabbrica intelligente, mobilità e trasporto, salute, smart communities, tecnologie per ambienti di vita) a cui si dovranno aggiungere 4 nuovi Cluster (blue growth, design creatività made in Italy, energia, cultural heritage). Cluster sono chiamati a:
  • elaborare, per ognuna delle 12 aree tematiche individuate, un piano strategico finalizzato ad individuare: sviluppo tecnologico di medio termine condiviso tra attori pubblici e privati; road map tecnologiche specifiche; priorità di intervento; suggerimenti relativi a modalità di intervento e strumenti relativi a necessità di settori industriali interessati
  • individuare opportunità tecnologiche, necessità di infrastrutture ed investimento in formazione di capitale umano da impiegare nella ricerca industriale, fermo restando  che Cluster non svolgono un ruolo di intermediazione diretta delle risorse
  • mobilitare sistema industriale, della ricerca e formazione, anche in collaborazione con Regioni, per attivare un partenariato nazionale su priorità condivise, creando filiere di cooperazione  interterritoriali, transettoriali e internazionali
  • sviluppare specifici piani di investimento su ricerca e sviluppo, innovazione e trasferimento delle conoscenze
  • svolgere ruolo di coordinamento e promozione per fondi UE HORIZN 2020 agendo come punto di riferimento nelle attività di cooperazione internazionale
  • disseminare informazioni consentendo il trasferimento delle conoscenze al sistema industriale ed alla società in genere
  1. ricerca industriale nelle 12 aree individuate. Messi a disposizione di sistema imprese, Università, Enti pubblici di ricerca fondi speciali per partecipare a bandi europei e per progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nell’ambito delle 12 tematiche individuate (azione da svolgere in consultazione con Cluster, Regione, stakeholder interessati). Nella assegnazione delle risorse a sostegno di ricerca industriale saranno privilegiati:
  • impianti e produzioni su piccola scala dimostrative in grado di diminuire rischio industriale della sperimentazione derivata da ricerche svolte da Università o Enti di ricerca. Domande presentate insieme da Università/Ente di ricerca ed impresa
  • appalto pre commercial procurement” per promuovere attività di ricerca e sviluppo finalizzata a progettazione, produzione e sperimentazione di prototipi di prodotto/servizio non ancora idonei ad uso commerciale, “ma che potrebbero affacciarsi sul mercato una volta perfezionati e industrializzati”. Azione prevede interventi che offrono alla collettività soluzioni innovative a problemi di natura sociale stimolando nel contempo le imprese ad impegnarsi in tale direzione. Al riguardo si prevede, in collaborazione con Amministrazioni locali, la rilevazione dei fabbisogni di innovazione nei servizi di interesse generale così da adottare successive azioni mirate di promozione e valorizzazione della ricerca e sviluppo
  • Challenge prizes” in cui si prevede di lanciare sfide a ricercatori, studenti, creativi per individuare soluzioni operative e migliorare prestazioni del sistema nazionale di ricerca. Premio sarà erogato ai vincitori di “Challenge prizes” in base ai risultati raggiunti, fornendo loro risorse impiegabili (senza alcun vincolo) per acquisire nuovi strumenti od asset per partecipare a nuove sfide
  • Living labs” intesi quali luoghi di ricerca dove imprese, centri di ricerca, Amministrazioni pubbliche possono incontrarsi per sviluppare nuove applicazioni tecnologiche e servizi. In tale ambito utente partecipa attivamente al processo di sviluppo e sperimentazione di nuove soluzioni, tramite scambio di idee e conoscenze e/o aggregazione tra ricercatori, imprese e gruppi organizzati di cittadini. PNR finanzia numero selezionato di laboratori che una volta realizzati, saranno messi a disposizione di cittadini ed imprese interessate per: sviluppare al loro interno nuovi prodotti e servizi; realizzare e valutare primi prototipi e  sperimentare soluzioni tecnologiche innovative.

Azione 2 Società, ricerca e innovazione sociale, articolati in:

  1. Ricerca ed innovazione responsabile (RRI), al fine di attivare un processo di ricerca:
  • trasparente ed interattivo in modo che innovatori e parti sociali diventino responsabili gli uni verso gli altri
  • caratterizzato da etica, sostenibilità e vicinanza di processi e prodotti di mercato a domanda della società
  • in grado di facilitare comparazione e penetrazione del progresso scientifico e tecnologico nella società

Per conseguire tale risultato il PNR promuove costituzione di uno strumento di coordinamento “con rappresentanza equilibrata e pubblico privato” avente il compito di:

  • definire un quadro di riferimento nazionale, fornendo spunti per riflessioni o per un confronto tra pubblico e privato per meglio definire road map nazionale;
  • fornire indicazioni di policy ad Istituzioni (Ministeri, Enti regolatori);
  • agire da collegamento tra iniziative e stakeholder a livello europeo su tematica RRI e contesto nazionale;
  • definire quadro di principi comuni etico scientifici in grado di offrire cornice di riferimento entro cui sviluppare  linee guida a supporto di attori coinvolti (ricercatori, imprese, Associazioni professionali, operatori/utilizzatori do innovazione, società civile, consumatori) nelle attività di ricerca e/o criteri standard per eventuali certificazioni di qualità;
  • applicare principi di RRI ad ogni fase di valutazione delle attività di ricerca ed in particolare ex ante (verificare rispetto dei principi e standard propri di RRI) in itinere (monitorare attuazione e progressi di attività realizzate e fornire indicazioni per azioni correttive); ex post (verificare raggiungimento di obiettivi fissati; valore aggiunto apportato in termini di innovazione ed avanzamento di conoscenze, di prosperità e benessere a lungo termine alla società civile);
  • promuovere sistemi di pubblicità e diffusione di risultato di RRI per avviare processi con coinvolgimento di tutti i soggetti interagenti a diversi livelli con Comunità scientifica
  1. Filantropia per ricerca. Si prevedono azioni finalizzate a sostenere apporto di capitali privati filantropici alla ricerca di base ed applicata (inclusa ricerca traslazionale), attraverso:
  • semplificazione della normativa
  • potenziamento di sussidiarietà fiscale per incrementare i contributi dei cittadini verso ricerca “no profit” (compresa “devoluzione parziale della tassazione sui lasciti alla ricerca no profit”)
  • cofinanziamento pubblico di iniziative selezionate di filantropia privata
  • azioni di sensibilizzazione in questa direzione
  1. innovazione sociale e finanza di impatto sociale. Si prevedono seguenti linee di azione:
  • finanziamento di misure di agevolazione di cui alla Legge 221/12
  • istituzione sistema di voucher destinati a startup innovative a vocazione sociale o ad imprese sociali o a cooperative sociali, per acquisizione di conoscenze, competenze, soluzioni applicative presso Università, Enti pubblici di ricerca
  • finanziamento sviluppo di modelli di analisi di base dati, finalizzati a rilevare ed identificare problemi sociali emergenti
  • formazione ed interventi di “capacity bulding” per Comuni ed Amministrazioni locali che intendono promuovere azioni per nuova imprenditorialità sociale proponendo modelli di finanziamento

Entità aiuto:

Stanziato per programma nazionale ricerca  500.000.000 €, a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione  2014/2020, di cui: 25.000.000 € per 2017, 35.000.000 € per 2018, 50.000.000 € per 2019, 75.000.000 € per 2020, 100.000.000 € per 2021, 100.000.000 € per 2022, 115.000.000 € per 2023 risorse da destinare per 80% nel Mezzogiorno e 20% per aree del Centro Nord e da ripartire tra i vari interventi del PNR nel seguente modo:

  • 30.000.000 € per migliorare qualità di formazione di dottorandi
  • 20.000.000 € per aumentare opportunità di crescita per dottori di ricerca e ricercatori, di cui 800.000 € a favore di vincitori ERC che scelgono Italia per svolgere attività di ricerca (copertura spese non rientranti nel bando ERC per non oltre 8 anni)
  • 50.000.000 € per “RIDE”
  • 30.000.000 € per “Top Talents”, con sostegno al 50% di retribuzione per 3 anni di circa 100 ricercatori impegnati in specifici progetti
  • 5.000.000 € per “dottori start upper”, comprese borse annuali di 20.000 € per dottori di ricerca italiani e stranieri
  • 10.000.000 € per finanziamento di 18 mesi a favore di “Prof od concept”
  • 150.000.000 € per infrastrutture di ricerca
  • 50.000.000 € per infrastrutture leggere di coordinamento dei Cluster tecnologici nazionali
  • 180.000.000 € per ricerca industriale nelle 12 aree del Cluster tecnologici nazionali. In caso di “dimostratori innovativi” contributi fino a 80% per costo di progettazione di impianto ed asset di produzione e 50% per spese di realizzazione
  • 20.000.000 € per ricerca od innovazione responsabile, filantropia per ricerca, innovazione sociale