AIUTI IMMIGRATI

AIUTI IMMIGRATI (L.R. 13/09; D.G.R.M. 15/10/12)  (emigra05)

Soggetti interessati:

Immigrati extraCE e loro famiglie che risiedono in territorio marchigiano, Comuni, Comunità Montane.

Iter procedurale:

Regione approva programma triennale, articolato in piani annuali di intervento che per essere più efficace prevede suddivisione Regione in 24 Ambiti Territoriali Sociali (ATS) dotati di una rete di servizi essenziali atti a garantire integrazione con servizi socio-sanitari da parte Comuni associati.

Nominati coordinatori di Ambito che collaborano con Comitato di Sindaci e si avvalgono di Ufficio di Piano per tradurre a livello locale indirizzi Piano regionale di intervento, anche discutendo con parti sociali (istituito Tavolo di concertazione), nonché aiutare Comuni nella elaborazione di specifici progetti, elaborare proposta complessiva di intervento al Comitato dei Sindaci.

Regione Marche, in base ad indicazioni fornite da Consulta regionale su immigrazione, con D.G.R.M. n. 1452 del 15/10/2012, ha approvato il programma di interventi per anno 2012, che prevede realizzazione dei seguenti interventi:

1)       “intercultura, integrazione e scuola” nell’intento di favorire:

  • accesso di minori immigrati alle risorse educative e scolastiche;
  • sostegno scolastico linguistico, apprendimento di lingua italiana da parte di alunni stranieri presenti nella scuola dell’obbligo, in orario extrascolastico, con insegnamenti integrativi (cofinanziamento da parte di Ente locale);
  • utilizzo del mediatore interculturale in quanto “facilitatore di processi interculturali e della comunicazione tra individuo, famiglia, comunità nell’ambito di azioni volte a promuovere integrazione sociale di cittadini immigrati”;

2)       centri di servizi e sportelli informativi in grado di offrire ad immigrati:

  • informazioni su norme in vigore in materia di immigrazione;
  • informazioni su servizi offerti da Enti ed Istituzioni sul territorio di riferimento a cui possono accedere servizi sociali comunali, pubblica istruzione, ufficio casa, servizi sanitari, sindacati, patronati, centro per impiego;
  • consulenza ed assistenza per tutte le problematiche relative ad ingresso e soggiorno in Italia;
  • informazioni su pratiche legate al rilascio/rinnovo permesso di soggiorno;
  • promozione di attività interculturali (momenti di incontro con stranieri e cittadini italiani per favorire conoscenza reciproca della propria cultura;
  • promozione di forme associative territoriali per integrazione stranieri nella vita locale e culturale;
  • creazione di sportelli dedicati a rispondere ad esigenze di immigrati e gestiti direttamente da Comune o mediante convenzione dal terzo settore

3)       centri di 1° e 2° accoglienza, gestiti da Enti locali. Centro di 1° accoglienza è chiamato a provvedere ad immediate esigenze di alloggio ed alimentari di immigrati per tempo necessario al raggiungimento di autonoma sistemazione. Centro di 2° accoglienza è servizio socio assistenziale che prevede utilizzo di alloggi per immigrati per cui possibile ipotizzare “progetto individualizzato di permanenza” (anche per nucleo familiare);

4)       interventi per famiglie straniere in situazioni di disagio socioeconomico anche temporaneo promosse da Enti locali per assicurare “qualità di vita dignitosa per famiglie straniere”;

5)       implementazione del progetto “La via dell’integrazione/riqualificazione del quartiere Hotel House di Porto Recanati”;

6)       tutela di Associazionismo di immigrati al fine di:

  • favorire integrazione di comunità di appartenenza all’interno della società ospitante;
  • salvaguardare identità culturale di provenienza della propria comunità mantenendo rapporti con proprio Paese, e riscoprendo cultura e lingua in modo da divenire patrimonio trasmissibile a 2° generazioni;
  • essere forza di pressione politica in grado di entrare in relazione con Istituzioni locali ed altri soggetti coinvolti per indirizzare processi decisionali aventi ricadute rilevanti per comunità immigrate (in genere si rileva: scarsa presenza di organizzazioni di comunità etniche nelle varie Consulte e Tavoli di concertazione; poca “autorevolezza politica dei rappresentanti e/o portavoce non sempre in grado di avanzare proposte o richieste precise; scarsa adesione alle problematiche del territorio di operatività; frammentazione delle Associazioni con tendenza dei rappresentanti a tutelare etnia di appartenenza; difficoltà a coordinarsi ed esprimere rappresentanza univoca; difficoltà a sviluppare sinergie ed alleanze con altre Organizzazioni di volontariato e non profit);
  • informare cittadinanza su concetto di “immigrazione come risorsa e non come rischio per la sicurezza”. A tal fine stimolati Comuni a fare sistema con ASL, Provincia, Regione, Prefettura attraverso redazione piano di zona, tramite il quale “concertare politiche, basate su bisogni, definite nelle priorità e guidate da obiettivi chiari”, in cui Associazioni rivestono importante ruolo di supporto per Enti locali;

7)       politiche sociali comprendenti seguenti tematiche:

  • immigrazione e cultura (Favorire accesso a cultura da parte di immigrati e sviluppare strategie educative e di socializzazione, soprattutto per nuove generazioni, in grado di creare clima di confronto e dialogo multiculturale)
  • immigrazione e coesione sociale (mettere in rete informazioni di interesse per popolazione immigrata, riguardanti Regione, Provincia, Ambiti Territoriali Sociali, singoli Comuni con particolare riferimento a notizie su fruibilità ed accesso ai servizi ed alle strutture);
  • immigrazione e scuola (favorire frequenza alla scuola da parte di figli di immigrati, compreso apprendimento di lingua italiana per adulti);
  • immigrazione e seconda generazione (occorre facilitare loro inserimento nella società di accoglienza, sviluppando politiche giovanili, inclusive delle diversità culturali dei giovani di diversa provenienza e favorire nascita di luoghi giovanili nelle città dove discutere politiche della città tramite Organismi ad hoc composti da italiani e stranieri);
  • immigrazione e casa (intermediazione nei confronti di proprietario di casa ed immigrato; istituzione Fondo di garanzia per affitto a favore di proprietari con contratti di affitto a conduttori a reddito basso; pagamenti canoni di affitto ed utenze a famiglie bisognose; disponibilità di alloggi sociali; esperienze di autocostruzione alloggi da parte di immigrati);
  • immigrazione e attività associative, culturali e ricreative (valorizzazione del patrimonio culturale dei Paesi di origine, tramite sostegno a realizzazione eventi a carattere interculturale, eventualmente da inserire nell’ambito di principali manifestazioni artistiche cittadine);
  • immigrazione e disagio della famiglia maggiormente colpita dalla attuale crisi economica e quindi bisognosa di sostegno;
  • immigrazione e salute (in particolare immigrati irregolari che non possono essere iscritti nel sistema sanitario)

Entità aiuto:

Per anno 2012 stanziati 450.000 €, di cui:

–          20.000 € per implementazione progetto Hotel House di Porto Recanati. Contributo erogato a Comune di Porto Recanati per realizzare servizi educativi e ludici dedicati in particolare a minori recuperando spazi esterni adHotel House per attività sportive, facendo in modo che siano famiglie di immigrati a gestire attività

–          430.000 € a favore di Ambiti territoriali sociali da ripartire per:

1)       85% (pari a 365.500 €) in base a superficie territoriale e numero immigrati residenti in ATS per progetti di integrazione e servizi specifici per:

Ø       interventi di integrazione, intercultura, scuola (Progetti di educazione e comunicazione interculturale; progetti per sostegno ad apprendimento materie scolastiche per studenti di obbligo in orario extrascolastico; corsi di lingua e cultura di origine);

Ø       centri di servizi e sportelli informativi;

Ø       centri di 1° e 2° accoglienza;

Ø       interventi a sostegno di famiglia in situazioni di disagio socio economico. Contributo erogato a Enti locali capofila di ATS, che prevedono poi a ripartirli tra Enti locali compresi in ATS;

2)       15% (pari a 64.500 €) a progetti di Associazioni immigrati iscritte a Registro regionale a sostegno di attività statutarie, in collaborazione con Enti locali. Contributi erogati a Ente locale capofila di ATS che provvede a ripartire risorse a favore di Associazioni iscritte a Registro regionale.

Posted in: