AIUTI AMMASSO PRIVATO PATATE (patate02)
Soggetti interessati:
Associazioni produttori di patate riconosciute e produttori singoli o riuniti in cooperative non aderenti ad Associazioni purchè sottoscrivono con Associazioni un accordo con cui si rendono disponibili ad assumere medesimi obblighi e sottoporsi a “medesimi controlli dell’Associazione nonché a pagare alla medesima il prezzo concordato per servizio” che mantengono in deposito frigorifero tecnologicamente attrezzato o comunque dotati di “sistemi di circolazione forzata dell’aria, controllo della temperatura ed ambiente” per un periodo massimo di 4 mesi patate comuni da consumo di produzione nazionale 2003 di qualità sana, leale, mercantile, sia lunghe che tonde.
Escluse patate oggetto di contratto interprofessionale con industria di trasformazione e patate da seme.
Iter procedurale:
M.I.P.A. fissa annualmente quantità globale di patate oggetto di ammasso suddivise per Regioni, tenuto conto reali possibilità di stocaggio in magazzino aventi le caratteristiche di cui sopra e delle produzioni regionali
MI.P.A. affida ad Unioni Nazionali seguenti compiti:
1) promozione e diffusione presso Associazioni produttori aderenti e Regioni delle norme in oggetto;
2) applicazione delle norme stesse;
3) verifica, insieme a MI.P.A., delle quantità complessive ammassate “ed eventuali revisioni degli obiettivi nazionali e di ripartizione regionale”;
4) controllo preventivo su documentazione da presentare a MI.P.A.
Associazioni debbono disporre di un catastino soci produttori aggiornato (da mettere a disposizione della Regione per controlli) in cui riportare: dati catastali, superfici seminate, varietà, produzione prevista, impegno di conferimento prodotto.
A conclusione operazioni di stoccaggio Associazioni invia a Servizio Agricoltura:
– impegno di ammasso contenente: decorrenza periodo di stoccaggio; ubicazione, capacità e caratteristiche tecniche magazzini di deposito; modalità di stoccaggio (Partite rese identificabili al controllo); quantitativo patate comuni da consumo oggetto di ammasso (Almeno 1.000 t.);
– dichiarazione attestante: patate di qualità, sana, leale e mercantile, avente per destinazione consumo diretto, di produzione nazionale, conferite da soci di proprietà produttori “appoggiati”.
Servizio Agricoltura accerta entro 30 giorni: generalità e qualità del dichiarante; ubicazione, idoneità e capacità del magazzino; quantità di patate da ammassare (fissando eventualmente “quantità minima ammassabile per ogni singolo magazzino di stoccaggio”); data completamento operazioni di ammasso; campagna produzione.
Risultati accertamenti trasmessi a MI.P.A. e Associazione richiedente. Operazione indispensabile per beneficiare aiuto, per cui se Regione non provvede Associazione può far svolgere controllo a tecnico iscritto ad Albo.
Periodo di ammasso inizia primo giorno mese successivo a conclusione operazioni di immagazzinamento comunque entro 30 Novembre 2003 e dura massimo 4 mesi.
Vietato vendere o sostituire partita durante periodo di ammasso, ma concesso, previa autorizzazione Regione, spostare prodotto in altra unità di conservazione avente medesime caratteristiche.
Durante periodo ammasso, beneficiario si impegna a tenere registro di carico e scarico vidimato da Regione presso centro di ammasso (Annotare data e quantità iniziale di ammasso; data e quantità di patate svincolate da ammasso, specificando estremi autorizzazione MIPA) ed a consentire controlli da parte MIPA e Regione. In caso di forza maggiore darne immediata comunicazione a M.I.P.A. che decide se concedere o meno aiuto. Non rispetto impegni comporta esclusione da aiuto.
Dopo 2 mesi, MIPA procede a svincolo 15% prodotto e dopo 3 mesi svincolo di ulteriore 35%, salvo che tale quota non svincolata su richiesta interessato autorizzata da MI.P.A. Per svincoli superiori interessato comunica a MI.P.A. e Regione quantitativi aggiuntivi.
Al termine 4 mesi di ammasso, comunque entro 31/3/2004 beneficiario chiede verifica a Servizio Agricoltura di: giacenza prodotto che deve essere di “qualità sana, leale, mercantile”; quantitativo prodotto svincolato; eventuali cali (Somma di questi quantitativi deve coincidere con quantità ammasso iniziale) “salvo giustificati motivi attestati dalla Regione”. A conclusione controlli, prodotto svincolato ed ammassatore ne riprende pieno possesso. Se qualità prodotto a termine ammasso non più rispondente a caratteristiche minime per patate da consumo, MI.P.A. per tale quantità non versa aiuto.
Associazione può chiedere svincolo totale o parziale prodotto in ammasso dopo 2 mesi (Se richiesta antecedente ammassatore perde diritto ad aiuto), inviando, tramite Unione Nazionale, specifica richiesta a MI.P.A. che autorizza svincolo (copia a Servizio Agricoltura). Se MI.P.A. entro 10 giorni da richiesta non risponde, partita di patate si intende svincolata.
Associazione presenta entro 30 Giugno 2004 domanda di aiuto, tramite Unione Nazionale, a MI.P.A. (copia a Servizio Agricoltura), allegando:
1) attestazione che prodotto ammassato è patata comune da consumo prodotta nella campagna 2003, di qualità sana, leale, mercantile (Conservare fatture acquisto seme ad attestazione provenienza patate) e destinata ad uso minimo diretto;
2) certificato di iscrizione a Camera Commercio attestante “pieno e libero esercizio dell’attività commerciale”;
3) certificato di residenza e stato di famiglia in bollo del legale rappresentante per antimafia;
4) copia registro di carico e scarico vidimato attestante quantità patate ammassate oggetto di aiuto;
5) elenco fatture di vendita prodotto ammassato da far vidimare a Servizio Agricoltura. Originali fatture trasmesse a MI.P.A., tramite Unioni Nazionali, mentre copie conservate presso centro ammasso;
6) verbale del Servizio Agricoltura attestante giacenze, quantitativo prodotto svincolato, cali accertati durante periodo ammasso;
7) attestazione che prodotto giacente a 4° mese è di qualità sana, leale, mercantile rilasciato da Unione
MI.P.A. concede aiuto in base quantità ammassata, considerati i cali naturali, e periodo effettivo di ammasso.
MI.P.A.versa aiuto ad Unioni Nazionali che lo gira ad Associazioni produttori nei successivi 30 giorni.
Se Associazione non rispetta obblighi di cui sopra, nessun aiuto versato. In caso di impedimento per cause di forza maggiore, Associazione lo comunica subito a MI.P.A.
Entità aiuto:
Aiuto pari a 7,23 EUR/t./mese per periodo massimo di 4 mesi per prodotto frigoconservato. Se prodotto conservato con ventilazione forzata o conservato in zone in cui non sia necessaria la frigoconservazione aiuto ridotto a 5,784 EUR/t./mese.
Se fondi insufficienti rispetto a domande pervenute, MI.P.A. riduce in proporzione aiuto.
MIPA concede aiuto di 3,10 EUR/t. ad Unioni produttori di patate per svolgere compiti a queste affidate