ACQUA AD USO IRRIGUO (DM 31/07/15; DGR 6/06/2017, 26/6/17) (acqua29)
Soggetti interessati:
Ministero Politiche Agricole, Alimentari, Forestali (MIPAAF), Regioni, CREA PB (Consiglio per ricerca in agricoltura e analisi economia regionale Centro Politiche e Bioeconomia), ANBI (Associazione Nazionale Bonifiche Irrigazione), Consorzio bonifica delle Marche, agricoltori
Iter procedurale:
MIPAAF, fissato con DM 31/07/2015 pubblicato su GU 213/15, le “Linee guida per regolamentazione da parte delle Regioni delle modalità di quantificazione dei volumi idrici ad uso irriguo”, comprendenti, tra l’altro:
a)istituzione presso MIPAAF di un tavolo permanente, a cui partecipano Ministero, Regioni, Autorità di distretto idrografico, CREA, ANBI, ISTAT, Associazioni di categoria agricole, con il compito di monitorare le attività indicate nelle Linee guida, anche in riferimento alla raccolta e gestione dei dati sui volumi irrigui, nonché proporre ulteriori documenti volti ad uniformare i metodi di stima
b)individuazione in SIGRIAN (Sistema Informativo Nazionale per Gestione delle Risorse Idriche in Agricoltura) dello strumento di riferimento per il monitoraggio dei volumi irrigui, in cui far confluire dati relativi a:
1) organizzazione e assetto economico e gestionale di Enti competenti in materia di irrigazione
2) superfici interessate ad irrigazione
3) destinazioni d’uso di risorse irrigue (colture irrigate, volumi irrigui)
4) schemi irrigui (fonti di approvvigionamento, sviluppo e caratteristiche di reti irrigue)
5) dati relativi ad auto approvvigionamento
SIGRIAN gestito da CREA-PB, con ANBI quale Ente di riferimento per il coordinamento delle fasi di rilevamento ed aggiornamento dati
c)tipo di contributo riscosso Consorzio di bonifica da utente, che può essere monomio (contributo unico, senza differenza di quota specifica per esercizio irriguo) o binomio (costituto da una quota fissa per spese di manutenzione e quota variabile per spese di esercizio irriguo). Calcolo del contributo effettuato in base ad ettari irrigati, o per qualità di coltura, o per sistema di irrigazione (quota maggiore per sistemi a bassa efficienza), o per quantità (mc) di acqua erogata (usati strumenti di misurazione)
d)quantificazione e monitoraggio dei volumi prelevati ed utilizzati ad uso irriguo. Monitoraggio dei volumi idrici a scopo irriguo acquisiti da: Enti irrigui in caso di irrigazione collettivi; Autorità competenti in caso di auto approvvigionamento da parte di singolo utente. Dati inviati a SIGRIAN rilevati sulla base di una rete di misuratori, o, se ciò è impossibile, su una metodologia, di stima o sulla misurazione del livello di falda soggetto a prelievo. Elementi da monitorare sono:
1) fonti di approvvigionamento e relativi volumi prelevati
2) punti di consegna (aziendale e/o distretto irriguo) e relativi volumi utilizzati
3) nodi di restituzione al reticolo idrografico con riferimento al corpo idrico ricettore
4) rilasci alla circolazione idrica sotterranea
In SIGRIAN riportare:
1) per irrigazione collettiva e per fonti di approvvigionamento ad uso irriguo e/o promiscuo di oltre 5000 mc., concessione di derivazione e relativi volumi concessi; anno di riferimento; volumi prelevati per specifica cadenza temporale; punti di consegna aziendale e/o a livello di distretto irriguo
2) per auto approvvigionamento: dati su concessione di derivazione; dati relativi a misurazione o stima dei volumi prelevati e utilizzati
3) nodi di restituzione al reticolo idrografico superficiale (primario e secondario): quantificazione dei volumi restituiti, misurati o stimati (in fase transitoria stimata restituzione pari a 20 % del volume prelevato)
4) rilascio a circolazione idrica sotterranea, per infiltrazione sia da rete di canali non rivestiti, sia da acque distribuite sul campo (in fase transitoria stimata una restituzione pari a 20 % del volume prelevato)
e)criteri per quantificazione dei volumi idrici prelevati e restituiti. Obbligo di misurazione e registrazione:
1) nel caso di irrigazione collettiva: per prelievi e restituzioni di portata media superiore a 100 l/s continui (Regioni possono fissare diversi valori anche differenziati in base a caratteristiche del corpo idrico)
2) in caso di auto approvvigionamento: per prelievi e restituzione i cui limiti sono fissati da Regioni, compresa eventuale esclusione da tale obbligo, “in presenza di incompatibilità tecnica e/o economica e laddove ambientalmente non rilevante”, garantendo comunque invio a SIGRIAN di stima dei fabbisogni irrigui.
f)criteri per quantificazione dei volumi idrici usati a scopo irriguo da utilizzatori finali. Frequenza delle misurazioni e registrazioni fissate almeno 1 volta a fine stagione irrigua, da attuarsi alla testa del distretto irriguo in caso di irrigazione collettiva. Esclusione dei:
1) volumi utilizzati in presenza di “sistemi di consiglio irriguo”, se prevista possibilità di conferma da parte di utente del volume effettivamente usato
2) volumi in caso di impossibilità tecnica, gestionale, economica, ambientale di installazione di misuratori (vedi: utenze collettive servite da reti in pressione in assenza di deficit di disponibilità idrica; utenze collettive servite da reti a pelo libero la cui conversione in reti a pressione non sostenibile; utenze collettive servite da canali ad uso promiscuo).
g)strumenti di misurazione per quantificazione dei volumi classificati in base al loro livello di uso in:
1) I livello (misuratori strategici di distretto o sub distretto): misurano prelievi e restituzione in corpi idrici, aventi effetti su bilancio idrico a scala di distretto
2) II livello (misuratori di bacino): misurano prelievi e restituzione nei corpi idrici, aventi effetti a scala di bacino
3) III livello (misuratori di rete) collocati nei nodi significativi della rete di adduzione e distribuzione (Ove possibile nei punti di restituzione), al fine di redigere bilancio idrico del comprensorio irriguo
4) IV livello (misuratori ad utilizzatori finali): misurano utilizzi di acqua alla testa del distretto consortile o di singola utenza
- h)modalità di monitoraggio, distinguendo tra:
1) sistema irriguo esistente ed in esercizio
2) sistema irriguo di nuova realizzazione con fondi pubblici, con obbligo di trasmissione dati a SIGRIAN.
Monitoraggio dati da inserire in SIGRIAN riguarda: infrastrutture irrigue; fonti di approvvigionamento e relativi volumi prelevati; misura o stima dei volumi utilizzati da utenza; stima dei volumi che ritornano in circolo; volumi restituiti a reticolo idrografico; informazioni su concessioni; colture praticate, sistemi di irrigazione, esercizio irriguo, contribuenti ed altri dati gestionali; presenza o meno di misuratori
Tempi di rilevazione ed invio dei dati a SIGRIAN:
1) per volumi prelevati ad uso di irrigazione collettiva i cui dati sono inviati da Enti irrigui: volume prelevato almeno 2 volte durante stagione irrigua (una volta a regime il sistema, entro giorno 10 di ogni mese)
2) per volumi prelevati ad uso plurimo: 1 volta/anno a fine anno
3) per volumi prelevati a scopo irriguo da utilizzatore finale, utente invia dato di volume utilizzato a Regione che lo trasmette a SIGRIAN a fine stagione irrigua
4) dati colturali, fabbisogni ed altri dati rilevati: registrazione stagionale (colture primaverili – estive; colture autunno-vernine)
In caso di gestione di crisi, Regione individua modalità di invio dati che Enti irrigui sono tenuti a fornire tempestivamente.
i)finanziamento strumenti di misurazione nell’ambito di PSR 2014/2020 o di altre fonti di finanziamento, nazionale o regionale. In caso di investimenti per realizzazione di nuove infrastrutture irrigue, o ammodernamento /riconversione di quelle esistenti, vi è obbligo di installazione dei misuratori. In caso di impianti in esercizio che non necessitano di interventi, installazione dei misuratori finanziati con PSR o con PON (voce investimenti in sistemi di telecontrollo e misurazione dei volumi alla fonte a carattere interaziendale e consortile)
j)metodologia per stima delle restituzioni a falda superficiale, dovute ad infiltrazione di acqua nel sottosuolo da canali non rivestiti. Stima difficile da eseguire, in quanto dipende da una pluralità di fattori quali: perdite di trasporto in relazione a tirante, contorno bagnato, lunghezza del percorso, prevalenza di alveo su livello piezometrico, natura dello stesso alveo. CER, a seguito di indagine, stimata perdite per trasporto pari 10 % in terreni medio argillosi e fino a 70 % in quelli molto sciolti. Ciò porta ad innalzamento della falda ipodermica (falda sospesa che può interessare i primi 3 m. di profondità del suolo) fino a 35 % in pianura, con conseguente risalita capillare verso l’apparato radicale delle colture e quindi recupero di acqua persa per infiltrazione dai canali di circa 50 % nei terreni sciolti e 90 % in quelli argillosi
k)recepimento delle disposizioni nazionali da parte di Regione da attuarsi tramite redazione di un regolamento unico che investe le strutture competenti in materia di ambiente e agricoltura, previa acquisizione di parere tecnico di Enti irrigui. Regione Marche ha provveduto a questo con DGR 590 del 6/6/2017, assegnando a Consorzio di bonifica delle Marche in caso di irrigazione collettiva ed a Regione in caso di autoapprovvigionamento i compiti inerenti alla quantificazione (misurazione o stima), monitoraggio e trasmissione dati dei volumi irrigui a SIGRIAN. In particolare DGR 590/17 prescrive in merito a:
1) quantificazione, restituzione e utilizzi dei prelievi irrigui in caso di:
– irrigazione collettiva (cioè gestita da Enti irrigui), Consorzio di bonifica Marche deve dotarsi di idonei strumenti per misurare (Nel caso di distribuzione mediante condotte a pressione nel punto di immissione in condotta e presso utente finale) e registrare prelievi, utilizzi e restituzioni (anche inferiori alla portata di 50 l/s). In attesa di completa installazione di misuratori o se impossibile loro installazione, si procede con stima dei volumi (Metodo riportato in Allegato a DGR 590/17 pubblicato su BUR 68/17). Relativamente alle restituzioni occorre misurare volumi del comprensorio irriguo (cioè “unità territoriale fisico amministrativa servita in tutto od in parte da sistema di opere irrigue”). Esclusi da obbligo di misurazione (Rimane obbligo di stimare volumi utilizzati): le utenze servite da irrigazione collettiva mediante reti a pelo libero per cui conversione in reti a pressione non sostenibile dal punto di vista ambientale (alimentandosi a valle a falde acquifere) ed economico; le utenze servite da irrigazione collettiva mediante canali ad uso promiscuo in assenza di deficit di disponibilità idrica
– autoapprovvigionamento soggetto ad obbligo di installazione di misuratori per: tutti i prelievi che insistono su corpi idrici non classificati come buoni dal punto di vista quantitativo con portate massime superiori a 5 l/s; prelievi per cui fissate specifiche disposizioni nei disciplinari di concessione; prelievi pari o superiori a 10 l/s. Nei casi di esclusione da obbligo di installazione misuratori occorre stimare volumi idrici prelevati (Metodi riportati in Allegato a DGR 590/17 pubblicato su BUR 68/17)
2) disposizioni specifiche relative a nuovi prelievi con relativa restituzione ed utilizzo. Nel caso di nuovi schemi irrigui o adeguamento di schemi irrigui esistenti, o avvio di nuove concessioni per prelievi rientranti negli obblighi di misurazione di cui sopra occorre procedere ad installazione di misuratori regolarmente funzionanti, nonché a loro monitoraggio ed invio informazioni a SIGRIAN. Al riguardo riportare nell’atto di concessione:
– tipologia del dispositivo di misuratore da installare in funzione del dato richiesto;
– obbligo di installazione e manutenzione dei misuratori di portata e dei volumi, nonché invio dati funzionali a SIGRIAN
– termine di installazione del misuratore
3) disposizioni specifiche relative a punti di prelievo, utilizzi e restituzione esistenti. Tutti i concessionari al 23/6/2017 obbligati ad installare misuratori debbono dotare punti di prelievo, utilizzo e restituzione di misuratori di portata e di volume: entro 30/11/2017 in caso di grandi derivazioni e di prelievi e restituzione in corpi idrici in situazioni di criticità quantitativa; entro 31/12/2018 per altri casi
4) strumenti per misurazione di prelievi, restituzioni, utilizzi. Per:
– prese di acqua superficiali/distribuzione mediante canale: impiegato stramazzo o risalto con associata sonda di livello, previa taratura con misure di portata;
– prese di acqua superficiali/distribuzione mediante condotta in pressione: impiegato venturimetro, sensore magnetico (installato lontano da pompe o curve), sensore ultrasuoni;
– prese di acqua superficiali/distribuzione mediante condotte a pelo libero: impiegato sensore sonico
– presa da pozzo: impiegato contatore totalizzatore woltman o tangenziale, analogico digitale, elettromagnetico, a flusso libero
– presa da sorgente: impiegato venturimetro elettromagnetico, ultrasuoni, contatore installato su tubazioni di derivazione, stramazzo con sonda previa taratura delle misure di portata
In funzione di loro collocazione e finalità misuratori classificati secondo quanto prescritto da D.M. 31/7/2015 (vedi sopra). Sono dichiarati strategici misuratori per prelievi e restituzione maggiormente incidenti nel bilancio idrico, per cui richiesta acquisizione in continuo ed in tempo reale o con cadenza giornaliera di informazioni riguardanti portata o volume di acqua derivato o restituito a fini di pianificazione di distretto idrografico o gestione di crisi idriche. Sono considerati strategici tutti i misuratori di:
– I livello per i quali Regione, in accordo con Autorità di distretto idrografico, definisce standard tecnici con titolari dei suddetti prelievi che sono tenuti a rispettare;
– II livello relativi a punti di prelievo di portata superiore a 1000 l/s in relazione a sottobacini, in cui presente determinate caratteristiche di vulnerabilità e criticità
5) obblighi di manutenzione e controllo di strumentazione da parte di soggetti titolari di prelievo, restituzione, utilizzo, pena violazione a disciplinare di concessione, riguardanti:
– mantenere in efficienza strumentazione installata così da garantire corretta acquisizione delle misurazioni previste;
– rendere misuratori accessibili al controllo ed informazioni raccolte e registrate;
– comunicare subito al soggetto concedente interruzione di registrazione per guasto di misuratori o per interventi di manutenzione;
– sostituire apparecchiature entro 30 giorni dal momento di guasto, se impossibile riparazione salvo proroghe per giustificato motivo;
6) metodologia di stima dei volumi irrigui (prelievi, utilizzi, restituzioni) per irrigazione collettiva o autoapprovvigionamento definita da Tavolo permanente (Documento riportato in Allegato I pubblicato su BUR 68/17);
7) fonti di finanziamento pubblico a livello regionale, nazionale, UE per coprire oneri relativi ad acquisto, installazione e manutenzione dei misuratori;
8) criteri di monitoraggio ai fini di inserimento, aggiornamento, trasmissione periodica dei dati su volumi ad uso irriguo in SIGRIAN riguardanti:
– fonti di approvvigionamento e relativi volumi prelevati;
– punti di consegna (aziendale e/o distrettuale) e relativi volumi utilizzati;
– nodi di restituzione al reticolo idrografico con riferimento al corpo idrico recettore e relativi volumi. Punti di restituzione inerenti rete principale, primaria e secondaria, ritenuti rilevanti ai fini di quantificazione dei volumi
Per irrigazione collettiva è compito di Consorzio bonifica delle Marche inserire dati in SIGRIAN relativi a tutte le fonti di approvvigionamento ad uso irriguo e/o prelievo, nonché alle concessioni di derivazione
Per autoapprovvigionamento dati sulle fonti di approvvigionamento o quelli relativi a misurazioni dei volumi prelevati (o loro stima secondo metodologia di Allegato I pubblicato su BUR 68/17) che coincidono con quelli utilizzati inseriti in SIGRIAN da Regione;
9) tempi di rilevazione e trasmissione dati a SIGRIAN anche in forma informatica. Per irrigazione collettiva, Consorzio bonifica delle Marche invia a SIGRIAN:
– volumi prelevati e restituiti ad uso irriguo: giorno 10 del mese successivo per grandi derivazioni (volume prelevato mensilmente durante stagione irrigua); 2 volte durante stagione irrigua per piccole derivazioni; 1 volta ad anno a fine anno in caso di concessioni ad uso plurimo (evidenziare volumi prelevati per altri usi);
– volumi utilizzati: 1 volta a fine stagione irrigua per quanto concerne volume utilizzato durante stagione irrigua valutato alla testa del distretto (anche come somma dei volumi a livello comiziale/aziendale); stagionalmente (colture primaverili estive; colture autunno vernine) per quanto concerne eventuali altri dati rilevati;
– volumi restituiti nei nodi di restituzione a reticolo idrografico, se rilevati a fini di quantificazione dei volumi per provvedimenti di concessione: 1 volta ad anno a fine stagione irrigua. In caso di più punti di restituzione in stesso schema irriguo, inviato a SIGRIAN dato complessivo di volume restituito per stesso schema;
– volumi dei rilasci a circolazione sotterranea, se ritenuti rilevanti ai fini di quantificazione dei volumi per provvedimento di concessione: 1 volta ad anno a fine stagione irrigua;
– per prelievi e restituzioni strategiche: dato mensile di prelievo
Per autoapprovvigionamento inviati a SIGRIAN:
– in presenza di misuratori, dati dei volumi idrici prelevati in forma aggregata per Comune e corpo idrico: 1 volta ad anno a fine anno da parte di soggetto competente;
– in assenza di misuratori, dati dei volumi idrici stimati secondo metodologia di Allegato I pubblicata su BUR 68/17 e delle portate minime e massime concesse in forma aggregata per Comune, corpo idrico, uso (irriguo e promiscuo): 1 volta ad anno a fine anno
Dati risultanti da misurazioni dei prelievi e restituzioni comunicati da utente a soggetto concedente, evidenziando eventuali periodi di mancato funzionamento di misuratore, stima dei volumi prelevati e restituiti nel periodo di suo funzionamento.
Utenze di derivazione di acque ad uso irriguo non soggette ad obblighi di misurazione provvedono a quantificare volumi prelevati ed invio dei relativi dati con cadenza annuale a soggetto concedente
10) gestione flussi informativi. Dati relativi ad irrigazione collettiva inviati a SIGRIAN da Consorzio bonifica delle Marche, previa validazione di Regione, mentre dati di autoapprovvigionamento inviati a SIGRIAN da Regione dopo verifica della congruità del dato trasmesso. Validazione del dato in base a conoscenza delle colture praticate nel territorio (a livello di distretto irriguo per irrigazione collettiva, a livello di area servita per autoapprovvigionamento)
11) sanzioni. Regione ed Autorità competenti al rilascio di autorizzazioni alle derivazioni, procedono, di concerto con Comuni, a verifiche delle utenze ad uso irriguo. Se evidenziate difformità rispetto a quanto prescritto nella installazione e manutenzione dei misuratori di portata e volumi, o nell’obbligo di invio dati dei risultati delle misurazioni, Regione applica sanzioni
Entità aiuto:
Giunta Regionale con DGR 723 del 26/06/2017 stabilito che base imponibile per riparto delle spese di esercizio di Consorzio bonifica da parte di utente è dato da quantità di risorsa idrica effettivamente utilizzata, misurata in mc per impianti dotati di idonei misuratori alla consegna o stimata secondo le disposizioni previste da DGR 596/2017. Riparto di spesa irrigua in caso di binomia effettuato applicando a quantità di acqua consumata seguenti coefficienti correttori: fino al consumo di 500 mc/Ha applicato coefficiente 1; da 500 a 1000 mc/Ha applicato coefficiente 1,2; per consumi superiori a 1000 mc/Ha applicato coefficiente 1,5. Tali disposizioni saranno recepite ed applicate da Consorzio bonifica Marche entro 14/01/2018
Sanzioni:
Mancato rispetto obbligo di installazione dei misuratori: decadenza del diritto di derivazione ed utilizzo acqua pubblica ad uso irriguo
Chiunque viola prescrizioni concernenti installazione e manutenzione dei misuratori di portata: multa da 1.500 a 6.000 € (In caso di inadempienza di piccola entità: sanzione ridotta al 20%)